(Foto di Michele Galli)
Non impalerò piu' il capo reciso
dei nemici sconfitti
e non sventrerò le loro donne,
né godrò delle loro lagne
mentre piangono il marito ucciso.
Ora apro strade e sventro montagne,
getto ponti e cancello confini,
ma non difenderò più la tua casa
né i tuoi bambini.
Non corro più nel vento
in groppa al mio cavallo
e non lavoro più né ferro né orti.
Ho divelto il timone dalla mia barca
per profittare di tutti i venti e di tutti i porti.
Seppellisco i miei rifiuti
e brucio i miei morti.
Credo in una vita dopo la morte
e chiamo questa
VITA
che invece è morte.
Ho deposto le mie armi per viltà
per questo inferno senza diavoli e senza fiamme
che chiamate civiltà.
(Ferrara, 16 settembre 2764 auc)
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